Palazzo Massimo -Museo Nazionale Romano

Palazzo Massimo -Museo Nazionale Romano

Il Museo Nazionale Romano  ospita una delle collezioni archeologiche più importanti al mondo.

Venne inaugurato nel 1889, con reperti rinvenuti dopo il 1870, e da allora è stato accresciuto con le antichità del Museo Kircheriano e della collezione Ludovisi.

Il Museo è articolato in tre sedi espositive, di cui quella di Palazzo Massimo costituisce il fulcro centrale dell’esposizione museale; seguono la sede delle Terme di Diocleziano e quella di Palazzo Altemps.

Le collezioni per la sede di Palazzo Massimo, sono disposte su tre livelli.

Nelle sale del piano terra sono esposti sia splendidi originali greci rinvenuti a Roma, come il Pugile, il Principe ellenistico e la Niobide dagli Horti Sallustiani, che la ritrattistica di età repubblicana e imperiale, culminante nella statua di Augusto Pontefice Massimo.

Al primo piano sono presentati celebri capolavori della statuaria, tra cui il Discobolo Lancellotti, Fanciulla di Anzio e l’ Ermafrodito dormiente, e magnifici sarcofagi, come quello di Portonaccio con una scena di battaglia scolpita in altorilievo.

Al secondo piano, pareti affrescate e mosaici pavimentali documentano la decorazione domestica di prestigiose residenze romane.

Su una galleria artificiale sono stati rimontati gli affreschi che decoravano il criptoportico della Villa della Farnesina, sontuosa dimora di epoca augustea, riportata alla luce a Trastevere nel 1879, durante i lavori per la regolamentazione degli argini delTevere.

Gli svariati richiami al mondo egiziano presenti nelle decorazioni della villa possono essere letti come una celebrazione della conquista dell’Egitto.

Il proprietario della residenza sarebbe da riconoscersi, secondo accreditate ipotesi, proprio nel generale Marco Vipsanio Agrippa, artefice della vittoria ad Azio. Gli affreschi, esemplari della grande pittura di età imperiale a Roma, sono classificabili nella fase finale del secondo stile.

Seguono gli affreschi della Villa di Livia di Prima Porta. Questo rigoglioso giardino dipinto ricopriva le pareti di una sala semi-sotterranea, probabilmente un fresco triclinio per banchetti estivi, nella Villa suburbana di Livia Drusilla, moglie di Augusto.

L’affresco di secondo stile, esempio più antico di pittura continua di giardino (30- 20 a.C.), presenta una varietà di piante e di uccelli naturalisticamente riprodotti.

Fonti: Guida d’Italia Touring Club
Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma

Info e OrariQUI

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