Ancient Obelisks in Rome

Ancient Obelisks in Rome

Italian Version below*

The Flaminio Obelisk is one of the thirteen ancient obelisks in Rome and has a height of 24 meters which becomes 36.50 with the base.

The base is decorated on the facades by two inscriptions of Augustus which recall the Sun God and the conquest of Egypt (Battle of Actium against Marco Antonio in 31 BC).

Built at the time of the pharaohs Seti and Ramses II (around 1200 BC) in Heliopolis, the Obelisk Flaminio was one of the first to be transported to Rome by Augustus and placed in 10 BC as a thorn of the Circus Maximus, to commemorate the conquest of Egypt by the emperor.

In the 4th century, a second thorn was added to the Circus Maximus with the obelisk visible today in the Piazza di San Giovanni in Laterano. Until then the Flaminio obelisk was still standing, but then the traces were lost, according to the sources shot down by the Goths of Totila in 547 AD.

The discovery in three pieces and the recomposition took place in the XVI century. Located in the center of Piazza del Popolo it was to underline the new luster of the Rome of the Popes and to be the visual fulcrum of the whole area for those who arrived from the North through the Porta Flaminia.

The urban reorganization of the area was commissioned by Pope Sixtus V, who in 1589 had included the Church of Santa Maria del Popolo among the seven churches that every pilgrim had to visit arriving in Rome.

The project ended in the 19th century with the 360-degree intervention of Giuseppe Valadier.

 

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L’Obelisco flaminio è uno dei tredici obelischi antichi di Roma ed ha un’altezza di 24 metri che diventano 36.50 con il basamento.

Il basamento è decorato sulle facciate da due iscrizioni di Augusto che ricordano il Dio Sole e la conquista dell’Egitto (Battaglia di Azio contro Marco Antonio nel 31 a.C.).

Realizzato all’epoca dei faraoni Seti e Ramses II (1200 a.c. circa) ad Heliopolis, l’Obelisco Flaminio fu uno dei primi ad essere trasportato a Roma da Augusto e collocato nel 10 a.C. come spina del Circo Massimo, per commemorare la conquista dell’Egitto da parte dell’imperatore.

Nel IV secolo fu aggiunta una seconda spina al Circo Massimo con l’obelisco oggi visibile in Piazza di San Giovanni in Laterano. Fino a quel momento l’obelisco Flaminio era ancora in piedi, ma poi si persero le tracce,  secondo le fonti abbattuto dai Goti di Totila nel 547 d.C.

Il ritrovamento in tre pezzi e la ricomposizione avvennero nel XVI secolo. Posto al centro di Piazza del Popolo doveva sottolineare il nuovo lustro della Roma dei Papi ed essere il fulcro visivo dell’intera zona per chi arrivava da Nord attraverso la Porta Flaminia.

La risistemazione urbanistica della zona fu voluta da Papa Sisto V, che nel 1589 aveva inserito la Chiesa di Santa Maria del Popolo tra le sette chiese che ogni pellegrino doveva visitare arrivando a Roma.

Il progetto terminò nel XIX secolo con l’intervento, a 360 gradi,  di Giuseppe Valadier.

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