Capitoline Museums: The Spinario

Capitoline Museums: The Spinario

The very rich collection of the Capitoline Museums houses, in one of the halls of the Palazzo dei Conservatori, the small bronze sculpture of Spinario, which arrived in Campidoglio in 1471 with the conspicuous donation of Sixtus IV.

The Spinario is the personification of a boy or shepherd boy who pulls a thorn from his foot. An extraordinary work that invites the viewer to go around it to understand the different points of view.

Mysterious its history as well as its identification; it is an eclectic fusion since the severe style head (5th century BC) was probably welded on the Hellenistic body of the shepherd boy probably in the 1st century BC.

The director of the Capitoline Museums, Claudio Parise Presicce, given all the bronze age and protoaugustea and he said that the sculpture represents what was then the pastor of Greek origin par excellence: Ascanio / Iulus, founder of the gens Iulia.

“For his nakedness during the Middle Ages the Spinario was not much appreciated, but since the Renaissance, the attention towards this small sculpture changed radically and was reproduced in several copies”.

It was so fascinating that Napoleon stole it in France; the Spinario was part of the nascent institution of the Louvre and was returned to the eternal city only in 1815.

 

Info Site: Capitoline Museums

 

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La ricchissima collezione dei Musei Capitolini ospita, in una delle Sale del Palazzo dei Conservatori, la piccola scultura bronzea de Lo Spinario, giunta in Campidoglio nel 1471 con la cospicua donazione di Sisto IV.

Lo Spinario è la personificazione di un fanciullo o pastorello che si estrae una spina dal piede. Un’opera straordinaria che invita lo spettatore a girargli intorno per carpire i diversi punti di vista.

Misteriosa la sua storia così come la sua identificazione; è una fusione eclettica, poiché sul corpo ellenistico del pastorello fu saldata probabilmente nel I secolo a.C. la testa di stile severo (V secolo a.C.).

Il direttore dei Musei Capitolini, Claudio Parise Presicce, data l’insieme bronzeo all’età protoaugustea e sostiene che la scultura rappresenti quello che all’epoca era il pastore di origini greche per antonomasia: Ascanio/Iulo, capostipite della gens Iulia.

Per la sua nudità durante il Medioevo lo Spinario non fu molto apprezzato, ma a partire dal Rinascimento l’attenzione verso questa piccola scultura cambiò in maniera radicale e fu riprodotto in diverse copie.

Era così affascinante che Napoleone lo trafugò in Francia; lo Spinario fece parte della nascente istituzione del Louvre e fu restituito alla città eterna solo nel 1815.

Info Site: Musei Capitolini

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