Real Sito di Carditello [Un’Italia che non Merita]
Il Real Sito di Carditello faceva parte di un gruppo di 22 siti della dinastia dei Borbone di Napoli situati nella Terra di Lavoro.
La Reggia situata a 4km dall’abitato di San Tammaro è un complesso architettonico di grande valenza storico culturale che prese vita nel 1744 e fu realizzato per volere di Ferdinando IV come Sito Reale o Reale Delizia.
Il nome Carditello deriva dalle innumerevoli piante di cardo che occupavano la zona.
Carlo III la usò essenzialmente per l’allevamento di cavalli e per la caccia, in quanto gli acquitrini della zona costituivano l’habitat migliore per alcune specie di volatili. Il sito si estendeva su una superficie di circa 2100 ettari.
Il fabbricato fu costruito dall’architetto Francesco Collecini, collaboratore e allievo di Luigi Vanvitelli.
L’impianto comprendeva un edificio centrale contornato da otto torri più vari corpi di fabbrica.
L’area antistante il corpo di fabbrica è circodanta da una pista in terra battuta a semicerchio per le corse dei cavalli. L’interno ospitava moltissimi affreschi di Hackert, Brunelli, Fischelli e Chelli, e gli arazzi del Durante, oggi quasi completamente perduti.
Nel 1920 gli immobili passarono dal Demanio all’Opera Nazionale Combattenti e i 2070 ettari della tenuta furono lottizzati e venduti. Nel 1943 il complesso fu occupato dalle truppe tedesche.
Da molti anni il Real Sito versa in uno stato di abbandono totale a tal punto che con un’ordinanza del 27 Gennaio 2011 il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ne dispone la vendita all’asta con un prezzo base di 15 milioni di euro.
Nessuna offerta è pervenuta ed il tutto è stato rinviato nuovamente ad una nuova udienza che si terrà nel mese di Luglio 2012. (QUI)
Fondazione Carditello
#Carditellopertutti
Fonti: Archivio Borbonico
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