Octavian Augustus as Pontifex Maximus

Octavian Augustus as Pontifex Maximus

Italian Version below*

The assassination of Caesar which took place on the Ides of March in 44 BC brings with it years of turmoil and wars that subside only in 27 BC when a young Octavian with the name of Octavian Augustus is elected, the first emperor of ‘Roman Empire’.

Among the best portraits of the emperor who will hold power for 41 years, a place of honor has the one exhibited at the National Roman Museum of Palazzo Massimo, a few minutes from Termini Station.

The statue, just over two meters high, was found on the slopes of the Oppio hill, along Via Labicana, in 1910.

Ruggero Partini, working on the construction of a building on his property, digging at a depth of 9 meters, came across this fantastic and fortuitous discovery.

Augustus is depicted as Pontifex Maximus, a position he assumed in 12 BC.

The Pontifex Maximus was the most important priest in Roman society, the one who guarded the legal traditions and who established the rules according to which a rite, legal or religious, was to be performed.

The emperor appears with the toga, the veiled head, the calcei at the feet and next to the capsa (the container of official documents).

The broken right arm suggests that the princeps was depicted in the act of sacrificing and held a patera, the sacrificial cup in his hand.

Augustus’s gaze is cold, in harmony with classical Greek art which saw in portraiture a precise desire for detachment and sublimation of the princeps.

This extraordinary masterpiece dates back to the last decade of the 1st century BC, in a moment shortly after the construction of the Ara Pacis and appears to be made with two types of marble: the Greek one for the head and the forearm and the Italic one for the statue.

InfoSite: Museo Nazionale Romano

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L’assassinio di Cesare avvenuto alle Idi di Marzo del 44 a.C. porta con sè anni di tumulti e guerre.

La pace arriverà solo nel 27 a.C. quando un giovane Ottaviano con il nome di Ottaviano Augusto è eletto primo imperatore dell’Impero Romano.

Tra i migliori ritratti dell’imperatore che manterrà il potere per 41 anni, un posto d’onore ha quello esposto al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo, a pochi minuti dalla Stazione Termini.

La statua, alta poco più di due metri, fu rinvenuta alla pendici del colle Oppio, lungo Via Labicana, nel 1910. Ruggero Partini, lavorando alla costruzione di un fabbricato nella sua proprietà, scavando a 9 metri di profondità, si imbattè in questa fantastica e fortuita scoperta.

Augusto è raffigurato come Pontifex Maximus, carica che egli assunse nel 12 a.C..

Il Pontefice Massimo era il sacerdote più importante della società romana. Custodiva le tradizioni giuridiche ed era colui che stabiliva le regole secondo cui doveva essere compiuto un rito, legale o religioso.

L’imperatore appare con la toga, il capo velato, i calcei ai piedi e accanto la capsa (il contenitore degli atti ufficiali).

Il braccio destro spezzato induce a pensare che il princeps fosse raffigurato nell’atto di sacrificare e tenesse nella mano una patera, la coppa sacrificale.

Lo sguardo di Augusto è freddo,in sintonia con l’arte classica greca che vedeva nella ritrattistica una precisa volontà di distacco e sublimazione del princeps.

Questo straordinario capolavoro si data all’ultimo decennio del I secolo a.C., in un momento di poco posteriore alla costruzione dell’Ara Pacis.

E’ realizzato con due tipologie di marmo: quello greco per la testa e l’avambraccio e quello italico per la statua.

InfoSite: Museo Nazionale Romano Palazzo Massimo

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