Roma Antica: Il Parco degli Acquedotti
Goethe nel suo Viaggio in Italia definì questa architettura una successione di archi di trionfo e ne rimase profondamente affascinato.
Il Parco degli Acquedotti è parte integrante del Parco Regionale dell’Appia Antica; area protetta istituita con la Legge Regionale 66 del 1988 che si estende per circa 16 ettari. Il suo nome deriva dagli imponenti resti di sei degli undici acquedotti antichi, alcuni dei quali costruiti tra il II ed III a.C., che garantivano l’approvvigionamento della città di Roma.
(A questi sei antichi, se ne aggiunge un settimo di epoca rinascimentale – quello dell’Acqua Felice, il cui nome deriva da Felice Peretti salito al soglio papale con il nome di Sisto V).
Il Parco estende tra la Via Appia e la Via Tuscolana, abbraccia la zona sud est della città di Roma ed appare come un’immensa distesa di rovine
Numerosi i resti archeologi degli acquedotti con i condotti in elevato o in sotterranea: Anio Vetus, Aqua Marcia, Tepula, Iulia, Felice, Claudia ed Anio Novus che aveva il primato del percorso più lungo, misurando 87 km.
Il Parco degli Acquedotti è il luogo ideale per qualsiasi tipo di attività all’aperto, si può trascorrere una giornata senza il caos cittadino. E’ stato anche il set di numerosissimi film.
Lo ha scelto per esempio il regista Paolo Sorrentino per la Grande Bellezza, film vincitore del premio Oscar nel 2014. Anita Kravos, si lancia contro un muro durante una perfomance teatrale…. Il muro è quello dell’Acquedotto Claudio.
Forse non tutti sanno che… in pieno centro città…. Porta Maggiore rappresenta il punto in cui convergono otto degli undici acquedotti antichi di Roma!
Per raggiungere il Parco: Linea A Metro, fermate Giulio Agricola, Lucio Sestio, Subaugusta e poi proseguire a piedi per pochi metri.
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